Esperienze uniche

per rivivere luoghi e ricordi che parlano al cuore,
insieme a una comunità di artisti, artigiani e agricoltori
del Friuli

/ fi:l di je:rbe /
Filo d’erba

Un filo d’erba da solo è un piccolo mondo, tanti fili d’erba formano un prato. L’idea è di connettere artisti, artigiani, agricoltori per condividere, con il viaggiatore curioso, saperi e conoscenze antiche che ormai stanno scomparendo.

Il progetto Fil di Jerbe (filo di erba, in friulano) parte dal presupposto che abbiamo perso il contatto con una conoscenza che metteva l’uomo al centro, che rispettava i ritmi naturali del nostro corpo, che rispettava l’ambiente. Vorremmo recuperare il “buono” di questi saperi, valorizzando le terre e le genti che li hanno prodotti. Vorremmo costruire insieme a voi nuovi percorsi di transizione facendo tesoro di queste conoscenze.

Per questo progettiamo e realizziamo esperienze sostenibili ed esclusive, dove chi partecipa è il protagonista.

Gli artisti

sono “sensori” che comprendono, prima degli altri, l’anima delle cose e intravedono le direzioni verso cui si dirige la società. Sanno leggere, cioè, i mutamenti sociali prima che siano evidenti, ed anticipano processi ed avvenimenti. Sanno vedere la poesia nel fare quotidiano, negli oggetti di ogni giorno, anche nei materiali poveri, e ce la sanno mostrare, in una felice rappresentazione consapevole di quanto siamo distratti rispetto alle meraviglie che abbiamo davanti agli occhi.

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Gli artigiani

stanno vivendo un periodo di estrema difficoltà, dovuto alla sparizione di alcuni mestieri preziosi, soppiantati dalle merci del mercato globale, che per la maggior parte non rispetta i diritti di chi lavora e che non riconosce le differenze. La conoscenza degli artigiani si espande in ambiti creativi promettenti, che andrebbero recuperati per il valore che esprimono e la peculiarità che rappresentano. Tessitori, falegnami, cardatori di lana, tappezzieri, sono esempi di professioni di inestimabile valore.

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Gli agricoltori

sono spesso detentori di conoscenze sul patrimonio antico di tecniche colturali e di prodotti della terra oggi dimenticati. Eppure sono proprio i prodotti che oggi non si coltivano più che un tempo non solo fornivano il sostentamento alimentare in periodi difficili, ma erano la base per medicamenti utilizzati per la guarigione dalle malattie. Molti agricoltori però stanno recuperando le antiche colture e pensiamo che il loro lavoro prezioso vada sostenuto e valorizzato.

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